Associazione Culturale "PRO BIRGI"

Associazione Culturale "PRO BIRGI" per la Valorizzazione e lo Sviluppo di BIRGI e della Sua Riserva Naturale * ___________________________________ BIRGI e lo STAGNONE ! : .....unni l'aceddi ci vannu a cantari e unni li pisci ci fannu l'Amuri ! ________________________________ Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

sabato 17 luglio 2010

Giorno 28 Luglio 2010 h.16
Tutti
a San Pantaleo (Mozia)
per festeggiare San Pantaleo
* S. MESSA
* Processione del Santo nell' l'isoletta
*SORTEGGIO

non mancate all'importante avvenimento !
SAN PANTALEO  è  MIRACULUSU !


1884...Nasce la Chiesa dell'Immacolata a Birgi !

                             ...ora Vi cuntu:
                      ...1884 nasce........:
.......la Chiesa dell’Immacolata a Birgi


Scritto da Franco Gambino

Venerdì 16 Luglio 2010 08:29





A volte occorre fermarsi e rivedere o rileggere antichi aspetti del proprio passato che ci fanno rivivere momenti di vita e che evidenziano le differenze su sentimenti, rispetto, eventuali analogie con il mondo in cui viviamo. Cominciamo noi da Birgi a rinverdire la memoria riportando testi , appunti , atti, note che alcuni cultori della tradizione hanno ben conservato tra gli archivi della propria famiglia e poi di un’Associazione (Pro Birgi) . Un riconoscimento doveroso va fatto al mio Amico Prof. Aldo Nocitra che ha espresso la Sua volontà di conservare questi preziosi documenti negli archivi dell’Associazione che presiedo, unitamente agli appunti di Padre Giuseppe Milione indimenticato Parroco della Chiesa Immacolata. .................Come nacque…!
dagli Archivi dell’Associazione “ Pro Birgi  :

“La Chiesa Maria S.S. Immacolata di BIRGI ( Marsala ) è lunga mt.18,00 –dal portale alla nicchia della Beata Vergine Immacolata- ed è larga -in media – mt.5,25. Adiacente ad essa c’è .............. la CASA CANONICA che è molto angusta ed è costituita da n.4 vani di mq.6 –circa- cadauno. Pare che parecchi anni or sono (lo attesta un atto di vendita rogato dal Notaio Antonino Alagna il 17 Giugno 1884 e registrato al n.1163 tra Donna Antonina Milazzo fu Nicolò ed il Sig. Angelo Amato fu Antonino ) esistesse , dove oggi c’è l’Abside della Chiesa (che misura mt.6 in lunghezza) , una stanza (detta della Chiesa) di proprietà dei Milazzo, che era adibita a luogo di preghiera e forse anche come Cappella Gentilizia nella quale , in particolari occasioni , venivano celebrate delle Sante Messe. Ciò che ora si è detto è confortato dai seguenti elementi: 1) l’esistenza di una piccola campana che reca la data del 1829 ; 2)L’atto del notaio Antonino Caruso di Marsala del 5/9/1852 ; 3)L’atto del notaio Antonino Galfano di Marsala del 5/1/1853 In quest’ultimo atto (5/1/1853) si legge : “ Della contrada Birgi si sono innanzi a me notaio presentati i Signori : Don Pietro Passalacqua, Giuseppe Passalacqua, padre e figlio, Antonino Amato fu S.re, Maltese Giovanvito di F.sco, Pellegrino Ignazio di Pietro, Sances Giuseppe fu Antonio, Pulizzi Giuseppe di Michele, Frazzitta Giovanvito fu Francesco, Maltese Filippo fu Paolo, Sammartano Gaspare fu Vincenzo,Campaniolo Giovan Maria fu Giuseppe, Campanella Giovanni fu Matteo ; ed i Signori : *Don Rocco Milazzo e *Donna Maria Milazzo , fratello e sorella, nubili, possidenti , figli dell’estinto Don Vincenzo. Hanno le parti rapportato che per conto dei fedeli, essendo necessaria la edificazione di un nuovo tempio campestre nella contrada BIRGI ed i cui abitanti si sono di gran lunga moltiplicati per la concessione enfiteutica dell’ex feudo dei detti a BIRGI, fatta a diverse persone, per non restar lontani dagli obblighi che dalla nostra Santa Religione vengono imposti a tutti coloro che la professano cioè appunto quelli di sentire la Messa nei giorni di precetto e di pregare l’Altissimo per la salvazione dell’anima e che da alcuni non si adempiono per conseguenza della lontananza delle Chiese campestri dei propri fondi o per qualche altra causa, a tal oggetto si sono i componenti di BIRGI impegnati al massimo per la costruzione di una nuova Chiesa in una grandezza capace a poter ricevere tutti i con vicini della suddetta Contrada e per essere in un punto centrale, hanno destinato di erigerla accanto il Baglio dei detti Signori Milazzo, posto in detta Contrada dei Birgi e propriamente nel piano comune , accanto al magazzino di vino dei detti Milazzo i quali adorni di un animolo geloso per l’osservanza delle leggi cristiane hanno donato CANNE 6 e PALMI 2 del muro del detto magazzino facoltandoli a far tutto ciò che abbisogna per la esecuzione de detta Chiesa. Pertanto, a seguito della cessione di Canne 6 e palmi 2 dato che la canna , secondo alcuni autori, misurava mt.2,06 , secondo altri mt.2,25 e che il pofruo misurava cm.25, la Chiesa Maria S.S.Immacolata venne ad essere la diretta continuazione della Cappella Gentilizia esistente che, anzi, fu aggregata costituendone l’abside dell’attuale Chiesa . Questi lavori furono completati nel 1853. “La Chiesa fu fatta Parrocchia il 7 Dicembre 1921, ma rimase diritto patronale dell’Avv. Salvatore Vaccai, nipote dei Sigg. Milazzo, sino al giorno 11/5/1935, in cui S.E.Monsignor Salvatore Ballo Guercio , vescovo dellas Diocesi di Ma zara, comprò il titolo di Patronato sulla Chiesa con atto rogato dal notaio Giacomo Montalto Pallegrino di Marsala per Lire 1.500= . I soldi per l’acquisto del titolo di patronato furono raccolti dall’Arciprete Don Calogero Cusumano nella Contrada BIRGI che in quell’occasione contributi con Lire 1.594=E’ possibile , ancora oggi, leggere registri dell’anno 1892, in cui i nostri lontani antenati annotarono con grande cura, amore e precisione qualunque cosa facessero in Chiesa e per la Chiesa. I registri che vanno dal 1892 al 1946 non sono tanti , ma tutti riportano con grande meticolosità quanto si spendeva per le cerimonie religiose, quanto davano i fedeli. L’oro fu venduto il 3/2/1938 alla Banca d’Italia , era allora Canonico della Parrocchia il Sac. Francesco Perrone , forse, per l’acquisto del Propatrimonio della Chiesa che pare sia costato £.10.000= . Si legge in un registro del 1940 che in totale , dell’oro venduto e dei suoi frutti ricavarano £.4.225=, mentre una sottoscrizione Propatrimonio diede £. 4.803=Il primo Parroco della Parrocchia Maria S.S. Immacolata di BIRGI fu il Sacerdote Girolamo Promontorio che rimase in carica dal 3 Agosto 1941 fino al 1966. Rileggendo gli atti ed i registri del passato, che sono fonti di grande conoscenza di vita è doveroso riportare fedelmente, per la conoscenza delle future generazioni, affinché esse abbiano a riceverne grazia e fortezza, parte dell’atto del notaio Antonino Caruso di Marsala del 5/9/1852 in cui chiaramente amifesti appaiano l’amore, la fede e la spiritualità dei nostri lontani progenitori.“……REGNO DELLE DUE SICILIE – Nel giorno cinque settembre milleottocentocinquantadue innanzi a me notaio , Antonino Caruso, si sono presentati i Signori Don Pietro Passalacqua, Giuseppe Passalacqua fu Antonio, Antonino Amato fu Salvatore,GiovanVito Maltese di Francesco, Ignazio Pellegrino di Piretro, Giuseppe Sances fu Antonino, Giuseppe Pulizzi di Michele,Giovan Vito Frazzitta fu Francesco,Filippo Maltese fu Paolo, Gaspare Sammartano fu Vincenzo, GiovanMaria Campandolo fu Giuseppe, e Giovanni Campanella fu Matteo, da una parte, tutti domiciliati in questo comune meno il GiovanMaria campandolo che per l’esecuzione del presente ha domicilio nella casa di Don Antonino Alagna ed i Signori Dr. Don Gaspare e Don Giuseppe Milazzo del defunto Dr. Don Filippo , fratelli, domiciliatio pure in questo comune di Marsala , nel quartiere San Matteo, tutti a me notaio e testimoni ben cogniti.



I Comparenti Passalacqua padre e figlio, Amato, Maltese, Pallegrino Sances,Pulizzi, Frazzitta, Maltese G.Vito, Sammartano, Campanella e Campandolo, in vigore del presente si costituiscono deputati della Chiesa campestre da erigersi in contrada BIRGI e propriamente nel piano comune accanto il baglio del Sacerdote Don Rocco Milazzo, il quale insieme alle Signore Donna Maria Milazzo, sorella nubile, figli del defunto Don Vincenzo, hanno dichiarato alla mia presenza e dei testimoni , voler cedere in favore dei deputati canne 6 e palmi 2 del muro del loro magazzino che dà alla parte del piano suddetto facoltando loro a poter innalzare sulla tanta quantità di muro, che all’uopo abbisogna per la edificazione della Chiesa suddetta, lasciando però libere due feritorie, una cioè innanzi la porta d’ingresso di detta Chiesa, l’altra dietro il Cappellone della stessa e puchè però il muro fosse costruito in maniera che non arrecasse danno veruno lo scolo delle acque piovane, facendole quindi cadere sul terreno e non sulle tegole del magazzino suddetto. Vogliano del pari, i Signori Milazzo, fratello e sorella, che fosse costruita la gola al pozzo esistente nel suddetto piano e che ciò fosse fatto a spese dei con vicini od in mancanza di costoro, dei deputati siddetti……



Ora siccome i deputati non si trovano in loro potere una somma bastevole onde dar principio alla costruzione di detta Chiesa hanno deciso di fare un mutuo di ducati 180 pari ad onze 60 . I suddetti deputati ricevono dai precitati fratelli Milazzo ducati centottanta in denaro contante ed in buona moneta corrente.

giovedì 1 luglio 2010

Marsala c'è : il Quotidiano di Marsala - Pubblicato il 25 Giugno 2010


franco gambino




Lo Stagnone senza barche ! come

………..una CHIESA senza SANTI !



……U sapiti com’è…..in questi tempi di grave crisi , molta gente si affida a “veggenti” (o pseudo tali), a fattucchiere, a maghi o a fantomatici personaggi che con artifizi vari – comunemente definiti, anche, “ giuochi di prestigio o cosi fatti ”- destano stupore (o incredulità ) per le loro “mirabili” ……..sparizioni ! Credo di interpretare così gli ultimi avvenimenti della “Riviera delle Isole” che ha visto coinvolto il mondo “politico locale (?)”, Associazioni –più o meno culturali- gente comune ma soprattutto abitanti delle “sponde” di questa meraviglia che si chiama “Stagnone” . I miei Cari lettori si chiederanno il perché di questo “prologo”…….Subito detto : Il viandante ( altro che turista….. !!! ) che entra in contatto ,casualmente, per qualche informazione, con i frequentatori del Circolo “La Capannuccia” (…..frequentato da molti abitanti di Birgi !) chiede ormai di frequente : “ Dove sono finite le numerose barche dello Stagnone ?” oppure “ Ma in questo luogo , perché non ci sono barche ? “ ………Beddamatri ! Non si ha l’idea del putiferio di illazioni , reazioni, improperi di risposte, soprattutto da parte dei più vecchi, che da sempre (Anni 30) hanno passato le loro ore di svago su una barchetta di legno e che conoscono ogni anfratto di questo luogo come le stanze della loro casa. Ormai vuoi per il passaparola, vuoi per l’immaginario, vuoi per l’impossibilità di darsi delle spiegazioni…. “U Stagnuneddu” , come lo chiamano i Vari Giammitru, Pippinu, Cicciareddu etc.etc….. appi fatta “ na cosa fatta ! “ (come si definisce qui l’opera di una qualsiasi fattucchiera ) …….(nel dialogo) : “Caro Signori…..Lei devi sapiri chi quà ogni famigghia avia la sò varcuzza ! Un beddu jornu unu ri sti “beddri Signuri” chi nni guvernanu , vinni agghiri ccà e , comu a “Vecchia di l’Acitu” cci retti na “cosa fatta” e i varchi scumpareru tutti ! Vossia, ca stà vinennu pà prima vota, su pò mmaginari mai u Stagnuni senza varchi ? Eppuru i varchi fineru ? Ccà , comu nni rissi mè niputi Cicciu Sirinata , “ U Stagnuni senza varchi è comun na Chiesa senza Santi “. Pi ddiricci a virità , a vossia, stamu circannu “na maara” pi vviriri di faricci livari “U Maluocchiu”…. a stu Stagnuni e fallu addivintari comu prima. “

Questo dialogo mi ha fatto ricordare le superstizioni nelle leggende o cunti popolari dei secoli scorsi, quando ci si affidava a “personaggi” per la soluzione (?) di problemi familiari o sociali. In pratica per disperazione o ultima “spiaggia” si….. ricorreva alle streghe, alle fattucchiere che, nella “fantasia aberrante” poteva risolvere radicalmente ogni problema. Una celebre “fattucchiera” era la famosa “Vecchia di l’Acitu” che oltre per la sua bruttezza, era entrata nella leggenda siciliana (palermitana) anche per le sue doti di maliarda…..avvelenatrice. Alla fine del “700 Anna Bonanno , la fattucchiera in questione, con due sue complici Maria Pitarra a “Pantiddarisca” e Rosa Bilotta a “cantalanotti” avevano la “delicata” abitudine di fornire a “ Distinte Signore” (anche della nobiltà) il rimedio adatto per sbarazzarsi di mariti, amanti, persone cattive, o indesiderate…….etc. : un particolare veleno che aveva il sapore dell’aceto. Per la cronaca questa figura leggendaria (con le sue complici) rimase sempre impressa nel ricordo del popolo Siciliano per l’esecuzione avvenuta nel 1789 (giustiziate per impiccagione ). A conferma della popolarità del personaggio esiste presso il Museo Civico di Palermo un busto che impersona una Vecchia figura femminile di estrema bruttezza dedicata ad Anna Bonanno “La Vecchia di l’acitu”…….e anticamente, poi, per definire una persona dai tratti somatici veramente brutti si diceva : “……..è cchiù lariu/a ra vecchia i l’acitu “ !

Per finire :…. insomma si deve arrivare a tanto perché si ritorni a vivere in maniera serena nel rispetto delle tradizioni conciliandole , sicuramente, con il mantenimento di quelle regole che i nostri “Padri” hanno sempre osservato senza “proiettare” queste nostre meraviglie della Natura verso uno sfrenato modernismo tra mezzi nautici da “fantascienza” e strumenti di pesca distruttivi dell’equilibrio marino ? …ma ricu ci voli assai ?