lo STAGNONE senza BARCHE......è come una CHIESA SENZA SANTI !

L'Associazione Pro Birgi pubblica volentieri sul suo Blog quest'articolo del Sig. Giuseppe Valenti apparso su Facebook di giorni 23 giugno 2010-

Già nel prossimo numero del quotidiano Marsala c'è di Venerdì 25 p.v.  -nella rubrica M'assettu fora a lu lustru di la luna ci sarà un Articolo del nostro Presidente Franco Gambino dal titolo :

....Lo STAGNONE  SENZA  BARCHE è come ...........una CHIESA  SENZA  SANTI !

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Giuseppe Valenti

Il divieto di ormeggio nelle acque dello Stagnone è un “abuso” rispetto a quanto stabilito dal regolamento. Diffidati e minacciati di sequestro delle imbarcazioni, è successo venerdì, quando gli agenti hanno effettuato un blitz in c.da Birgi ove stazionavano ormeggiate una decina di imbarcazioni a vela.

La questione che da mesi investe direttamente gli abitanti della zona le cui tradizioni marinare si perdono nel tempo ha toccato il culmine di un’imposizione di regime.
Ma i fiumi di parole che sino ad oggi si sono riversati in difesa dei diritti dei cittadini che vivono i luoghi, ha registrato da parte delle Autorità e degli Enti Pubblici, soltanto una ipocrita comprensione del disagio arrecato, secondario al principio che la legge è uguale per tutti e che va applicata e fatta rispettare. Il punto incoerente con questi principi è proprio questo, va evidenziato infatti che il Decreto Assessoriale del 24/05/2000 di approvazione del regolamento, recante le modalità d’uso e divieti vigenti nella riserva naturale orientata Isole dello Stagnone di Marsala, all’art. 2 “Norme per la zona A, Divieti”, al punto dd) testualmente recita: è vietata “la navigazione a motore e l’attracco di qualunque mezzo nautico salvo per le attività consentite dal presente regolamento”. Orbene è utile ricordare che l’attracco, di cui parla il regolamento ed in generale il codice della navigazione, è una manovra che effettua una imbarcazione nell’affiancare un'altra imbarcazione o la banchina, pertanto appare evidente che la manovra di attracco presuppone la esistenza di una banchina o di un molo, mentre l’ormeggio è quella manovra che serve per assicurare un’imbarcazione a un punto fermo e sicuro quale una boa ancorata, una catenaria ecc.. E’ chiaro, a questo punto, che ai sensi del regolamento sopra citato, non costituisce abuso o infrazione ormeggiare nelle acque dello stagnone le imbarcazioni, nel rispetto delle norme di sicurezza e di tutela dei bagnanti.
Ma se fosse così semplice avremmo già risolto il problema. La Capitaneria di Porto a giustificazione della propria attività di vigilanza, tira in ballo il Codice della Navigazione che obbliga l’ormeggio o lo stazionamento, alla concessione demaniale dello specchio d’acqua occupato e al rispetto della distanza dalla costa ben 300 m, un’assurdità in un contesto lagunare come quello Stagnone, e fuori di ogni logica del buon senso se per ormeggiare una barchetta di 3 o 4 metri un privato deve chiedere la concessione demaniale. Ma la legge, i regolamenti, i codici vanno applicati, in modo equo ed indistinto, renda noto a tale proposito la Capitaneria di porto di Marsala, il numero delle concessioni demaniali rilasciato ai privati cittadini per gli ormeggi esistenti all’esterno delle acque dello Stagnone, per intenderci dal Biscione a Sappusi, avremo modo di capire se c’è accanimento verso chi la laguna la vive tutto l’anno quale continuità delle proprie tradizioni secolari, o per togliere i propri figli dalle strade o da facebook , praticando lo sport della vela.ù



Giuseppe Valenti