lettera del ns. socio onorario Arch.Antonio Belvedere con studio in Palermo
Al Presidente della Associazione “PRO BIRGI”
A tutti i Soci
e p.c
* Al Dottor Enrico Caruso, Presidente del Centro Internazionale di Studi Fenici, Punici e Romani (cultore della civiltà fenicia, architetto con studio a Palermo).
* Alla Dott.ssa Antonella Ingianni, agronomo, paesaggista ed ex direttore della Riserva naturale dello Stagnone-
Gentile Presidente,
Le scrivo per ringraziare calorosamente gli organi direttivi della Associazione da Lei presieduta per aver voluto conferire la nomina di Socio Onorario alla mia modesta persona.
Auguro alla associazione di poter svolgere un proficuo ed importante lavoro per diffondere nel territorio birgese valori importanti come la difesa dell'ambiente e delle tradizioni culturali che rischiano di soccombere di fronte all'assalto di una malintesa “modernità” e mi permetto di esporre alla Vs attenzione alcune considerazioni che scaturiscono dalla conoscenza di questo territorio, maturata nel corso di questi anni.
A parte l'istituzione della riserva naturale dello Stagnone, ho l'impressione che poco sia stato fatto finora da parte delle autorità competenti, forze politiche e associazionismo per far crescere la consapevolezza delle popolazioni residenti sul territorio circa l'unicità e lo straordinaria bellezza delle contrade che costeggiano lo Stagnone. Soprattutto dopo la riduzione della fascia di protezione (preriserva) l'area sembra destinata a diventare l'ennesima villettopoli d'Italia. Ci sono in giro numerose tabelle che annunciano la costruzione di villette e residence. Se a queste tabelle seguiranno i cantieri, sarà inferto un duro colpo all'equilibrio ambientale dell'area che noi tanto amiamo. Aumenteranno cemento e spazzatura, rumore e auto in circolazione, pali di illuminazione...Bisogna dunque far circolare il più possibile l'idea che
La tutela dello Stagnone è inscindibilmente legata alla tutela del suo immediato entroterra, i vigneti e i borghi che sullo Stagnone si affacciano. La riduzione della fascia di preriserva attuata alcuni anni fa, sta producendo effetti devastanti sul paesaggio. L'Associazione non può, a mio parere, esimersi dal prendere posizione su tale punto, e deve porsi come obiettivo la ridelimitazione dell'area protetta. Avete in mente le notti a Birgi? Quel silenzio magico, il cielo terso e stellato d'estate, le storie raccontate dal vento.... Possiamo accettare di perdere tutto ciò nel più assoluto silenzio? Pensate che l'Associazione debba e possa intervenire su questi temi? Non si potrebbe fare sentire il nostro dissenso presso le autorità competenti? Sul “come” farlo, potremmo discuterne insieme.
Proposte operative:
OPERAZIONE LIDO
La nostra associazione, nella persona del suo Presidente, ha ottenuto recentemente un risultato importante: la rimozione dei cassonetti che infestavano il litorale all'altezza della via San Pantaleo. Finalmente possiamo andare a fare il bagno, prendere il sole sul pontile o anche organizzare i nostri deliziosi picnic sottolestelle senza doversi turare il naso....Occorre completare questo lavoro!!
Come? Le mie proposte:
1 – Impedire l'accesso ad auto e motorini nella piccola area già a suo tempo attrezzata dall'Ente provinciale, sistemando ad esempio dei dissuasori che lascino passare solo i pedoni; le auto del resto potrebbero stazionare la dove prima erano i cassonetti....
2 – Ripulitura accurata dell'area (oggi piena di cartacce e rifiuti di ogni genere: si potrebbe anche partecipare a giugno alla giornata di LEGAMBIENTE sulla pulizia delle spiagge...e dare quindi un contributo personale in tal senso). Chiedere una manutenzione ordinaria delle strutture e degli arredi a suo tempo realizzati dalla Provincia: sedili, alberature, gradini in pietra, lo stesso pontile (che è danneggiato)....
3 – Regolamentazione della cartellonistica e segnaletica stradale e turistica ( troppi cartelli in disordine);
Se riusciremo nell'intento, Birgi Vecchi avrà il suo piccolo, delizioso LIDO alternativo, dove potremo godere del sole, prendere il bagno, incontrare amici e parenti, portare i nostri ospiti con l'orgoglio di mostrare loro uno dei posti più incantevoli d'Italia.....
2 OPERAZIONE SICUREZZA e QUIETE
Le strade di Birgi, spesso piane e rettilinee, vengono scambiate per piste di alta velocità. Il rischio di incidenti è alto, soprattutto per pedoni e ciclisti. La velocità, il correre come matti, è considerato “moderno”, andare a piedi o in bicicletta è considerato fuori moda e superato. Altro attributo della malintesa modernità birgese sono i clacson dei venditori porta a porta di pane, frutta e quant'altro. Ebbene cari amici, le cose non stanno cosi. Nel resto d'Europa, l'auto sta cedendo il posto alla bici, andare a piedi, quando si può, fa bene alla salute e allo spirito, il rispetto della quiete è un segno di civiltà. Ci sono percorsi quasi dimenticati che collegano Birgi, attraverso i campi, con la contrada san Leonardo, con le rive della laguna. Sono bei percorsi da fare in bici, o se si ha tempo anche a piedi....L'auto è diventata una abitudine negativa e deleteria (pensate a quanto incide sul vostro bilancio...). Bisogna liberarsene.
Obiettivi facilmente raggiungibili:
1) collocare cartelli in posizioni strategiche con limiti della velocità, divieto di clacsonare
2) collocare dissuasori (rallentatori) per scoraggiare i provetti piloti di formula 1
Obiettivi a lungo termine:
1) creazione di piste ciclabili
2) mappatura e manutenzione dei sentieri interpoderali, attraverso i quali muoversi a piedi in tutta sicurezza.
Certo della V/S attenzione ricambio cordiali saluti e spero di incontrarvi presto.
Antonio Belvedere
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