Lettera aperta al Sindaco di Marsala....a proposito di Teatri e Cultura !
Sono trascorsi ormai quasi quindici anni dalla riapertura del Teatro Comunale (ora intitolato a Eliodoro Sollima) e del Teatro Impero. Molti di noi ricordano ancora l’entusiasmo e la speranza che si diffusero in città a ridosso di quelle giornate d’inaugurazione. La comunità marsalese, finalmente, rientrava in possesso di due strutture prestigiose, a lungo chiuse per disavventure varie, e fondamentali per la fruizione e produzione di eventi culturali. Per molti di noi si trattò anche di riscoprire come queste due splendide costruzioni fossero, e sono ancora, contraddistinte da alcune caratteristiche particolarmente importanti. La prima, di proprietà del Comune, è infatti – nel suo genere - una delle realizzazioni più antiche d’Italia (1815) e la seconda, concessa dalla Regione in comodato d’uso ventennale al Comune, – per .......... il numero di posti a sedere (quasi 1200), per l’ampiezza del palcoscenico, per la possibilità di un uso polifunzionale a cui si presta (pochi sanno, ad esempio, che è dotata di costosissimo impianto di proiezione mai usato) – è una delle sale teatrali più importanti di tutta la Sicilia. Di queste caratteristiche, vere e proprie risorse preziose da usare come input per innescare tutta una serie di azioni in favore della vita culturale cittadina (conseguimento di contributi specifici dalla Comunità Europea e dal Ministero BB.CC., per il primo; inserimento nel circuito nazionale dei grandi eventi teatrali, musicali, cinematografici, per il secondo), non ci pare che, dopo il promettente avvio dell’allora assessore Nino Rosolia, l’Amministrazione Comunale abbia più tenuto conto. Eppure, subito dopo la riapertura, il Consiglio Comunale approvava – come previsto dalla normativa in materia di “servizi” direttamente gestiti da un Ente Pubblico - un “Regolamento di Istituzione e Funzionamento del Servizio Teatro Comunale” (Delibera n. 31 del 13/02/1996). Tale Regolamento, mai abrogato o modificato, prevede che il Comune affidi la direzione delle attività artistiche del Teatro Comunale “a un consulente scelto tra le personalità la cui professionalità sia avvalorata da riconoscimenti ufficiali e curriculum”, coadiuvato da un Comitato di Indirizzo Culturale e Artistico composto da “elementi di provata capacità e professionalità”, tutti nominati dal Sindaco. Questi due organismi “dovrebbero” provvedere a definire, organizzare, controllare e garantire tutta una serie di attività da svolgere all’interno del Teatro Comunale e, per estensione, del Teatro Impero. Tali attività vanno dalla “predisposizione del cartellone annuale di prosa, musica e danza”, all’organizzazione di “incontri con professionisti dell’arte scenica”, alla “promozione e realizzazione di attività specificamente rivolte al mondo della scuola”, alla “valorizzazione delle opere dei più significativi autori contemporanei”, alla “valorizzazione delle migliori realtà teatrali locali”, alla “organizzazione, promozione e gestione dei laboratori d’arte”. Inoltre, tutte le attività direttamente organizzate dal Comune, o da esso patrocinate, all’interno del Teatro Comunale, sempre secondo il citato Regolamento, “dovrebbero” essere sottoposte al parere “obbligatorio, ma non vincolante” del Comitato di Indirizzo Culturale e Artistico che, tra l’altro, “dovrebbe” esprimersi anche sulle temporanee concessioni a terzi del Teatro, concessioni – in ogni caso – da rilasciare “compatibilmente con il carattere storico e monumentale dell’edificio”. Naturalmente, siamo consapevoli che la rinascita culturale di una comunità non può essere affidata unicamente ad uno strumento normativo, ma che, al contrario, deve scaturire da una collettiva e condivisa presa di coscienza dell'importanza che le espressioni artistiche (teatro, poesia, musica, letteratura, danza, etc.) rivestono anche per la crescita di una sana economia, ma è pur vero che al momento attuale le due strutture teatrali, gli spazi del complesso monumentale di S. Pietro, ed in genere tutti gli altri spazi architettonici recuperati all'incuria del tempo sono privi di un progetto lungimirante ed efficace. Inoltre, oltre alla sostanziale chiusura dei due teatri, mancano, contrariamente a quanto avveniva in passato, spazi riservati gratuitamente alle associazioni, culturali, politiche, artistiche, o a gruppi di cittadini, più o meno giovani, che intendano confrontarsi, elaborare pensieri condivisi, avanzare proposte per il futuro della città. Noi riteniamo che una città senza vita culturale, senza occasioni di confronto e riflessione, senza luoghi per la produzione e la fruizione dell’Arte più autentica, sia una città che condanna se stessa e le proprie generazioni a un destino di sudditi, di cittadini privati della loro possibilità di esprimere liberamente i loro sogni e le loro ambizioni, una città che ruba il futuro e le aspirazioni ai più giovani. In tal senso, ci permettiamo citare due “segnali”, e contestualmente e a mo’ di esemplarità. Uno è di carattere teorico-politico-artistico. L’altro è pratico-politico o, diremmo, quasi, di governance “illuminata”. L’uno: “la potenza creativa della politica, oggi, è la potenza politica della creazione” (Judith Revel). L’altro: l’attuale Presidente degli USA, Obama, ha iniettato – come pacchetto anticrisi – un supplemento di cinquanta milioni di dollari al National Endowerment for the Arts (l’Agenzia governativa statunitense, principale finanziatrice pubblica per l’arte). Nella speranza di contribuire alla diffusione e alla creazione di un Teatro e di una Cultura che ritornino a essere un'arte, un azzardo, una sfida, un sogno, ma anche una concreta possibilità di sviluppo per la nostra città, i sottoscritti firmatari del presente documento, ritengono di doverLa invitare - in virtù di quanto previsto dall’Art. 35, comma 7 dello Statuto della Città di Marsala - a convocare urgentemente una pubblica assemblea per discutere sulla possibilità di dare piena attuazione a quanto previsto dal “Regolamento di Istituzione e Funzionamento del Servizio Teatro Comunale”, nonché sulla necessità di individuare e disciplinare le modalità migliori per garantire ai cittadini l'accesso agli spazi pubblici per consentire il libero confronto delle idee. Confidando nella sua sensibilità e attenzione, accetti i nostri più cordiali saluti.
Per il gruppo dei sottoscrittori
(Masssimo Pastore)
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