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venerdì 11 dicembre 2009

11 Dicembre 2009 ....leggi su Marsala c'è

Ju bellu cciù fazzu…u sfinciuni !
Scritto da Franco Gambino
Venerdì 11 Dicembre 2009 09:02

Due ricorrenze danno inizio al mese di Dicembre quasi a magnificare il significato delle Feste : L’Immacolata -8 Dicembre- e Santa Lucia 13 Dicembre- Molte sono le “tradizioni” configurabili come veri eventi espressivi , in Sicilia, che appaiono come simboli di una certa religiosità a braccetto con la…..gastronomia che li evidenzia. Ma, credo sia “grazioso” illustrare , per i miei Cari lettori di questa mia rubrica settimanale, l’aspetto essenziale , tra devozione e usanze locali della più pura tradizione, che ancora oggi....... si perpetua, in occasione di queste due “ricorrenze” in molte città e paesi della Sicilia.

L’ Immacolata : in molte località della Sicilia , la Festa….gastronomica comincia con la “Nuttata ra Maruonna” . Palermo città “golosa” per eccellenza, diventa per l’occasione un pullulare di odori e sapori che, specie nei mercati storici, assume quell’aspetto folkloristico dato dagli addobbi e dall’esposizione dei cibi…cotti. Si comincia con il baccalà con le passole o con la “vastiedda” schietta o maritata o con la mafalda con panelle e cazzilli cavuri cavuri, o con lo sfincione ……in pratica pare che il Palermitano più mangia e più …onora la Festa ! Il tutto finito con i “cucciddati” (un dolce, fatto di pastafrolla con fichi secchi e “miennuli” ) e coronato da enormi bevute di vino “bianco carta” – definite - dalla “marsala” o dallo zibibbo.

Subito dopo ( a distanza di 5 giorni) la Festa di Santa Lucia martire…..: ma cominciamo dal fatto storico accaduto a Palermo : I Palermitani stretti nella morsa della fame da diversi mesi di carestia, non molirono il grano per ricavarne la farina, ma lo bollirono, per sfamarsi in minor tempo, aggiungendo soltanto un po’ d’olio d’oliva e creando così la cuccia. Da allora, nella tradizione popolare, ogni anno, per devozione, essi ricordano solennemente l’evento, ricorrendo con grande scrupolo all’astensione per l’intero giorno di tutto quanto contenga “farinacei”, dando preferenza a riso, verdure o legumi. Da qui il vecchio motto Palermitano : “Santa Lucia, pani vurria, pani nu nn’aju , accussì mi staju ! “. In questo giorno tutti i panifici osservano la completa chiusura, ma……a predominare sono le innumerevoli friggitorie, anche improvvisate perché ambulanti….che preparano quelli che oggi un certo “ceto” chiama : “Cibi di strada” quali, Panelle, Rascature, Arancine, Cazzilli (piccole crocchè di patate), Grattò, Sformati di Riso, per poi finire alla famosissima Cuccia che in un trionfo di odori e sapori il Palermitano preferisce con la crema di ricotta, la cannella e u “capiddu d’ancilu…” (dai pasticcieri importata dall’antica tradizione dei Monasteri….! ), mentre i Marsalesi condiscono con il “vino cotto”…….

Tra i miei ricordi di ragazzo , mi piace ricordare una …Voce di Palermo : “ Chi cia-e-vuru !, iu bellu cciù fazzu !, iu u pitittu cci fazzu grapiri ! “…..salendo a “Ballarò” , da via Castro a qualsiasi ora del giorno fino a sera tardi , sentivi questa “abbanniatina” tenorile….prolungata era lui “ Pinuzzu u sfinciunaru “ , figura esile cu “l’ucchiali duppi comu un funnu ri buttigghia” che ammuttava il suo triciclo con una vetrinetta illuminata sempre avvolta dal vapore e nella quale potevi intravedere, le “tavolette” di sfincione o le guantiere di piccoli “sfincionelli”. In un angolo della vetrina e , come una reliquia, Pinuzzu teneva bene in evidenza un’oliera d’acciaio con il becco lungo “mezzu attuppatu” per frenare l’uscita dell’olio così da permettergli di fare più “piroette” con le mani in modo dare l’impressione che mettesse più olio del dovuto sullo sfincionello. Credo che oggi Pinuzzu sia scomparso, ma la sua “Abbanniatina” mi risuona ancora nelle orecchie , che poesia : “Assa mancia…..Cu è co tasta vieni arrieri ! Chi specialità ri sfinciuni…è fattu all’antica, uora u sfurnavu….chi ccia-e-vuru ! …….Oggi Pinuzzu non c’è più : il figlio ha ereditato l’attività del padre …..ma al posto del triciclo oggi c’è la “lapa” e al posto dell’abbanniatina (LIVE) c’è un registratore con il megafono che riproduce una voce , a volte gracchiante …. lo sfincionello da £.10 oggi costa 1 euro e 50……ma non è buono come una volta !

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