Associazione Culturale "PRO BIRGI"

Associazione Culturale "PRO BIRGI" per la Valorizzazione e lo Sviluppo di BIRGI e della Sua Riserva Naturale * ___________________________________ BIRGI e lo STAGNONE ! : .....unni l'aceddi ci vannu a cantari e unni li pisci ci fannu l'Amuri ! ________________________________ Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

venerdì 29 gennaio 2010

Su Marsala c'è di Oggi : Diu nni scansi e liberi........! (articolo di Franco Gambino)

                                 Diu nni scansi e liberi :……...

Una triste…..verità lasciatemela dire : Con l’avvento delle Cantine Sociali ogni tradizione è stata “cancellata” e molte personalità……. oggi dovrebbero recitare un “mea culpa” sull’indirizzo dato alla produzione vitivinicola che……dopo anni di “spirimienti”, ritorna –con il capo cosparso di cenere- alla valorizzazione dei vini di produzione da vigneti di quella pura tradizione : Il Catarratto, il Grillo, l’Inzolia, “ a Tumaschina” (Damaschino) etc.. Tra i tanti tentativi di “modernizzare” tutto, calpestando a tutti i costi le nostre belle tradizioni , c’è stata in questi ultimi anni l’iniziativa di “aprire”, tra alterne vicende, “punti per la vendita di vino sfuso”……..! Non entro nel merito dell’iniziativa che, credo, non voglia promuovere i vini di qualità. Ma voglio solo ricordare ai Cari lettori la tradizione delle “Taverne” o “Putie di vino” di una volta . Erano dei locali che assumevano vari nomi in varie città “osterie, bettole etc.” dove all’entrata era quasi d’obbligo un cartello : “si fa da mangiare” unitamente ad un fascio d’alloro o di carrubbo. . Questi locali in ogni città o paese assumevano un enorme ruolo sociale nella storia locale : erano infatti luogo di ristoro ma anche d’incontro per operai , contadini, artigiani, pescatori che dopo una giornata di duro lavoro si riunivano per chiacchierare mentre l’oste somministrava loro il suo “miglior” vino, magari, mentre assaporavano un “boccone” delle prelibatezze della cucina. Vero è che c’erano quelli che andavano nella Taverna per ubriacarsi, ma l’oste , in genere, somministrava anche l’antidoto per la “sbriacatura” attraverso una personale miscela di “cafè”.

A Palermo , come in altre città o paesi l’inaugurazione della “Taverna” era un avvenimento importante…. nel circondario. Nel giorno prestabilito i “tammurinara” al mattino facevano il giro dei rioni ed un banditore annunziava l’ apertura della “Putia” (a ballarò per esempio ) - dicendo : “ …Scalò ! Scalò ! Scalò ! (e faceva una lunga pausa, in modo che tutti dicevano : “Ma chi scalò ? Bbò ! “ ) …..Assira u Suli spuntò (!) e o Zzù Pippinu cci vinni ntiesta ri scalari u vinu e ppi farivillu tastari grapiu una bellissima “Tavierna Azzurra” unni so mugghieri pripara . “Pasta ca grassa”, “ Purpietti i sardi nnà sarsa”, “Testi ri crapiettu bolliti a stricasali” , “U Mussu e Carcagnuolu ! “ , “Alivi al fiore , cu ssardi salati appuosta “, “Favi a cunigghiu” e “ a carrittiera “, mentri u Zzù Pippinu cci metti ncapu a tavula un “litruottu” di Bianco Carta di Partinico o una cannata di Vinu vecchiu ri Birgi. A graputa ra putia,stasira, ci su “ova ruri” pi tutti e un bicchieri ri vinu bellu……Pi i primi 30 un si paga….l’avutri a prezzu bassu 5 Liri ! …e cinqu tutti o raffieddu ! Amunì , Totuccio isa i pieri ! “”

All’orario una folla strabocchevole si accalcava davanti il locale, mentre i “volenterosi Amici ru Zzù Pippinu” si prestavano (volentieri ! ) per mantenere l’ordine (ed essere ….tra i primi trenta ! ) ….Il Suono dei tammurinara (ben 3 ) , di una fisarmonica e di una chitarra da lontano “portava appresso” una scia di “picciuttieddi” che abballavano e a suon di musica e “ci facianu ….l’olè” . All’apertura “ufficiale” lascio al Caro Lettore immaginare la ressa tra “ammuttuna” , “piratuna” ,”santiuna”…. i panari cu ll’uova rura, arrivati testi testi ( i gienti si manciavanu cu tutti i scuocci ! ) cu affirava ri ccà e cu affiravva ri ddrà……i picciriddi chi chiancievanu , i cumpari chi ggià eranu vivuti e “strammiavanu rà bella ! “, i fimmini rarreri chi chiamavanu i picciriddi !

Insomma……un vero successo !

Ma al di là del Folk-lore……restava il fatto che, erano quelli dei veri centri di degustazione, senza nulla di artefatto o di “globalizzato”…..non mancavano mai le bottigliette piccole di “gazzosa” prodotte da Maggio a Marsala o a Palermo da Partanna ed in particolari giorni della settimana c’era l’assaggio del brodo con il bollito ed un pezzo di ginocchio o cannedda per i buongustai. In genere davanti ad un buon bicchiere di vinu si concludevano trattative, affari ,vendita di asini, muli o vitelli. Oggi non più . Oggi questi locali per la “vendita di vino sfuso” si chiamano “Boutique del Vino”, “Punto Vino della Cantina ……” , “ Bagliori di Sicilia”, “ l’enoteca dei Fiori”…… dove il vino si compra a….”scatola chiusa”, sulla parola, volendo a tutti i costi dimenticare il valoroso passato , volerlo a tutti i costi sotterrare sotto una patina di modernismo per costruire “questo futuro” senz’anima presentandolo davanti con lo specchietto delle allodole di questa “forzata” ed, a volte, inutile tecnologia.

Diceva mio Nonno : “Figghiu miu u studiu –chiddu raccumannatu- fa annurbari l’uocchi ! St’attientu , Diu nni scansi e liberi :

- Fimmini mustazzuti

- Cumpari sbirri

- Scarsi (….anche di cirivieddu ) arrinisciuti

- Nobili favusi

- Prevuli ravanzi a puorta

- Buttani maritati

- Cascitti e Cascittuna

- Muschitti e….parpagghiuna

             ……e chi sacciu !



                        o…PIRU PIRU   ! 
                                                                                  (da Giuseppe Pitrè)

Piru nascisti ntra n’ortu eccellenti


Chi Pira e mmai Pira vulisti fari


Piru !………Parru cu ttia e Tu mi senti !


C’un Ti canusci……Ti veni adurari !


Dici Sant’Austinu di li venti


Ca la natura nun si po’ canciari !


Ora di Piru, Piru Ti prisenti,


Pira un facisti e……MIRACULI VOI FARI ??

........a buono intenditor.....poche parole !

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