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venerdì 4 marzo 2011



            Mario Sturiano
Attore si ….ma senza fari scrusciu! PDF Stampa E-mail
Scritto da franco gambino    su  - Marsala c'è  -
Venerdì 04 Marzo 2011 10:24
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Parlare di Mario Sturiano, in modo tradizionale, come si fa solitamente con attori del suo calibro, risulterebbe alquanto riduttivo, poiché gli aggettivi che si usano per descrivere un eccellente “personaggio” del Teatro Popolare, sono sempre più, o meno, gli stessi. Mario è innanzitutto una persona speciale, che possiede la modestia, dote rara che, pochi buoni attori, come lui hanno e la esternano nei rapporti con gli altri, creando quasi sempre un feeling particolare. Chi non ricorda gli innumerevoli spettacoli all’Impero , dove in un teatro stracolmo fino all’inverosimile egli interpretava la sue commedie comico-popolari che tanta presa facevano su un pubblico divertitissimo. Stare qui ad elencare tutti i suoi lavori teatrali non mi pare il caso, dato che quello che mi preme far conoscere ai miei cari lettori è il suo lato più bello : l’ Attore Mario Sturiano, grande “maschera” ed interprete di personaggi popolari , Maestro di buona recitazione e soprattutto grande improvvisatore sulla scena. Quest’ultima qualità di Mario posso essere fiero di averla sperimentata personalmente in numerose “divertenti parodie” che improvvisavamo a “Teleradiomediterraneo” negli anni 70’ , o in varie trasmissioni sulla Poesia e la musica popolare che per qualche anno abbiamo condotto, in quegli anni, a TR 3 . Capii in quelle occasioni che quando improvvisava, la sua mente “vedeva” qualcosa come se gli balenasse di fronte un ricordo, un’immagine, un personaggio. Davanti ad esigenze tecniche del “canovaccio” tutto ciò poteva sembrare fuorviante ed alcuni “superficialotti” avrebbero, magari,, potuto interpretare ciò un “dilettantismo” ….invece no !.... questo suo modo di proporsi nelle scene – al cospetto dei compagni a volte smarriti, ma sempre divertiti- era come un qualcosa di molto prezioso che arricchiva i suoi lavori, i suoi copioni. Da tempo non lo vediamo sulle scene; …. ormai in pensione entrambi, pur abitando nella stessa contrada, c’incontriamo solo al….supermercato raccontandoci brevemente le risate e le gesta di due “vecchi improvvisatori” per diletto. Quasi sempre ad una mia domanda sulla possibilità di rivederlo in teatro mi evidenzia i suoi continui impegni a “pensare” e scrivere gli ultimi suoi lavori teatrali. Ho voluto rendere merito – pur se brevemente – a questo Attore- nostrano grande personaggio del Teatro dell’Arte Popolare... ….marsalese doc. A Lui voglio dedicare uno dei monologhi che lo divertivano e, sono sicuro, lo divertono ancora….sperando che sia la leva per un gradito ritorno al suo…. Caro Pubblico ! Monologo sulle “abbanniatine”….Palermitane (chi ddici ? un mi diri nienti ! ) Due compari di Santu Stiefanu di Camastra (ME) . ladri di mestiere e disoccupati , pensano di tentare la fortuna “fora paisi” e dove c’è di meglio se non nella bella Palermo ? Detto fatto, pigghianu u trienu e dopo un “bellu viaggiu “ arrivati mPaliermu si avviano all’antico mercato “r’à Vucciria”. Alla prima bancarella fanno bella mostra di sé un tipo di pesche rosse che a Palermo chiamano di Santu Stiefanu. Loro le guardavano vogliosi di arraffarle …e il venditore abbanniava : “VENNU di SANTU STIEFANU……(pausa) STI GRON PISSICUNA ! “ . “ Compari chi ffà nni vittinu arrivari ? nienti… facemu l’indifferenti, addumamunni na sicarietta ” . Senonchè più accanto c’era la bancarella che esponeva in una “grossa quarara” patate bollite calde calde : “ TALIA COMU FUMANUUUU, TALIA COMU FUMANUUUUU ! “…..”Cumpari, viri chi parranu di niautri” e l’altro : “Cumpari, un po’ iessiri, mancu temnpu r’arrivari e già nnì canuscinu ?” . Intanto all’angolo in un triciclo con la luce accesa esponendo quattro teglie di sfincionelli , un uomo facendo una sorta di O grande con le mani, gridava: “ IU BELLU CCIU’ FAZZUUUUU !!!!! “. “Talè cumpari canciamu strata !!!| ”. Affrontano la salita dei Maccheronai- verso piazza S.Domenico- ed uno dei due scorge a terra una carta di 500 lire; mentri si cala pi pigghialli , dal banco vicino (che vende cucchiai, coltelli e forchette ndr) una voce gridando dice : “POSATE 500 LIRE, POSATE 500 LIREEEE ! “. “ Cumpari a nuatri tuoccanu ! Nuatri l’attruvamu e nuatri nni li pigghiamu !” e, aumentando il passo, si fanno largo per uscire verso piazza S.Domenico……però in altra bancarella di ortaggi (con grossi mazzi di asparagi) una voce cavernosa grida : “SPARACI…SPARACI…. SPARACI “ ed il pescivendolo all’altro angolo magnificando il suo pesce : “ ANCORA VIVI SUNNUUU, ANCORA VIVI SUNNUUU !!”
…….. Ancora currinu pi ghiri a pigghiari u trienu !

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