Associazione Culturale "PRO BIRGI"

Associazione Culturale "PRO BIRGI" per la Valorizzazione e lo Sviluppo di BIRGI e della Sua Riserva Naturale * ___________________________________ BIRGI e lo STAGNONE ! : .....unni l'aceddi ci vannu a cantari e unni li pisci ci fannu l'Amuri ! ________________________________ Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità . Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001

martedì 10 aprile 2012

un Articolo sul Quotidiano " Marsala c'è" - Rubrica settimanale "M'assettu fora a lu lustru di la luna "-

“Bona Pasqua”!
...e, si ccè ogghiu, vinu e farina, a casa è china !
PDF Stampa E-mail
Venerdì 06 Aprile 2012
Il cibo da sempre ha come prerogativa l’essere considerato “ Dono di Dio” e dunque “Santificazione del lavoro umano”. Viene ricercato e invocato attraverso l’aiuto della preghiera e, da sempre, si è offerto a Santi o Divinità. Cibo e religione, appaiono dunque come espressione delle diverse culture sempre uniti, partendo da un concetto popolare …l’alimentazione. In questa settimana di Pasqua ho voluto mettere in evidenza questa “sacralità” della tradizione religiosa che,...
attraverso il “pane, l’olio ed il “vino”, ne ha fatto i simboli della fede di ognuno . Questo cibo dunque, che,oggi, viene collegato alla morte e resurrezione di Gesù, ci conduce alla festa . Avviene infatti che, una volta seduti a tavola nei giorni di festa (ma anche quotidianamente), dopo aver ringraziato il buon Dio , si dà inizio alla festa attraverso la varietà di pietanze e di cibi preparati. Cibi e dolci per rifarsi il palato ed a volte (….. come ai tristi tempi che purtroppo,oggi, viviamo ! ) per addolcire la vita amara con dolci prelibatezze della tradizione…….Da qui la sua storia che ha esaltato la caratterizzazione di un territorio o meglio l’affermazione dell’identità di un popolo e della sua…cultura. Il vino, l’olio,e la farina hanno costituito, infatti, quel simbolo biblico della “triade siciliana” ….come “passaggio”, dal divino all’uomo : Il vino per allietare il cuore dell’uomo, l’olio per illuminare il suo volto, il pane per sostenere il suo vigore, la sua forza ! Passaggio dunque… ed è proprio questo il significato della parola Pasqua … di derivazione ebraica: Pèsach (passaggio). Se la Quaresima è stata un periodo di sacrifici alimentari, è normale che la maggior parte dei piatti tipicamente pasquali sia rappresentata da dolci, anche se ormai sono ,oggi, assai diffusi, i dolci di fattura industriale come la colomba, provenienti dal Nord Come per le celebrazioni più spettacolari, anche per i dolci che festeggiano la Pasqua sulla tavola, la nostra Regione, vanta una maggiore ricchezza. Dicevano i “ Monsù “ che uno dei modi più piacevoli per conoscere la Sicilia è quello di gustare le specialità della sua cucina. Se ciò può anche essere valido in generale, lo è a maggior ragione quando ci si addentra nelle Provincie Siciliane : e lì che si nota la terra dai contrasti , dai colori forti, dove anche tra i cibi di strada , ci presenta un ricettario fra i più ricchi , frutto di una storia intensa e di un passato che affonda le sue radici in epoche remote. Uno dei simboli Pasquali è dunque l’uovo, un simbolo della nascita o della rinascita …. non per caso anticamente la ricorrenza di Pasqua veniva chiamata “Pasqua d’uovo”, e veniva festeggiata con uova sode colorate e benedette in Chiesa. In questi giorni, questa, è una delle usanze più comuni e , cambia soltanto il nome, di provincia in provincia….. così, nel trapanese lo chiamano “campanaru”, nel catanese “cuddura cù l’ova”, nel palermitano “u pupu cu ll’uovu” e in altri luoghi “panareddu” o “palummedda”-(Santi Correnti)-. A questo punto credo sia giunto il momento di organizzare il pranzo di Pasqua, momento che porta in sé usanze e sapori, che hanno fatto la storia e che caratterizzano da sempre questa importante festa della tradizione cristiana. La tradizione religiosa vuole,infatti, che l’agnello domini la tavola in questo giorno, poiché esso ricorda il sacrificio di Cristo e ne rappresenta il passaggio dalla vita alla morte e dalla morte alla resurrezione nel Regno di Dio…..pare che in funzione di tutto ciò nelle famiglie contadine di una volta il menù di Pasqua era il seguente : *Antipasti costituiti da una grande quantità di “uova dure” (oggi :sode ! ) – Stigghiole di agnello bollite o “lardiate”- Scacciate farcite di interiora d’agnello alle cipolle – un Bicchiere di Muscateddu di Casa- *Primo: Pasta di casa (tagghiarini o pappardelle) al ragù d’agnello con abbondante pecorino “grattato”- *Secondo: Agneddu aggrassatu ch’ì patati – Nsalata vastasa pi sgrasciari ( lattuga,patate bollite, uova dure,olive bianche, cipolla scalogna, arancio “partuallu” minuzzatu, sarda salata minuzzata, chiappara, una punta di origano, olio e aceto ri ‘ncasa )– pane di casa…”friscu”- * frutta …manderini , arance brasiliane e fragole- il tutto innaffiato (abbondantemente ! ) da un vino nerello o d’avola- *Dolci : Cassata , Pupi cu ll’uova, Agnidduzzi di Pasta reale Quaresimali, Cannuola etc….e per chiudere una botta di “scacciu” e …..Marsala alla “mendola” ! Vogghiu raccumannari ai picciotti ziti : Il fidanzato stia attento a regalare un grosso Agneddu di pasta reale alla fidanzata …..ricordo che anticamente molti “spallimienti” furono determinati dall’agnello…in pratica u zitu purtava l’Agneddu “aggritta”, mentre il suocero avrebbe preferito quello “curcatu” in modo che non si vedessero gli….attributi ! ...“ma insomma ! a mè figghia ! “….era, diceva Lui, una….”vastasaria” ! Che tempi ! …..amunì , ...Buona Pasqua ai miei Cari lettori di “Marsala c’è”!



Primavera campagnola
Raccolta F.sco Pennino - Romagnolo - PA
Canto Pasquale Popolare - Epoca 1800

Primavera ti fici la natura
Bedda gentili priziusa e rara
Ogni elementu prestu s’ammatura
Ed ogni ciuri nnì cunia a migghiara.
Ch’è beddru quannu agghiorna
e quannu scura
Pì luna e stiddi è la cosa cchiù cara
Travagghi u duppiu e poi
nun c’è primura
Primavera priziusa e rara.

Primavera campagnola
Primavera nnammurata
Ogni cori si cunzola
Sulu tu si disiata
Ma ch’è dduci sta parola
Primavera campagnola
L’usignola canta n’gola
Primavera campagnola

------------------------------------------------------------------------------------------------------------

0 Commenti:

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page