u Fistinu……cu babbaluci e vinu !
La Festa Palermitana più popolare . Nei miei ricordi fanciulleschi c’è una visione di innumerevoli tradizioni legate a questa “bella” festa. Ma andiamoci per gradi…..(non di vino ! ) . Dura una settimana dal 9 al 15 luglio e si celebra il ritrovamento delle reliquie della Santuzza –Santa Rosalia- una vergine palermitana figlia di Sinibaldo Berardi il quale, seguendo il Re Ruggero II°,si era trasferito a Palermo. Rosalia votata al Signore ed alla preghiera peregrinò di grotta in grotta dalla “Quisquina” (sopra Cammarata in provincia d’Agrigento ) fino al monte Pellegrino dove morì nel 1166. Intorno al 1624 la Santuzza apparve in sogno ad una donna guarita miracolosamente e .... le diede tutte le indicazioni per il ritrovamento delle sue ossa. L’anno appresso Palermo fu colpita da un tremenda epidemia di peste ; Ella apparve in sogno ad un uomo e gli disse “ Se porterete, pregando, le mie reliquie in processione l’epidemia finirà. Fu così che Palermo fu liberata dalla Peste. In ricordo del miracolo…. la Festa del 15 Luglio . Carlo III° di Borbone in riconoscenza di tale evento liberatorio donò una statua di marmo pregiatissimo alla città di Palermo (che aveva commissionato al famoso scultore Gregorio Tedeschi) che viene ancora oggi custodita nella Chiesa dell’eremo di Monte Pellegrino, dove Wolfgang Goethe nell’ammirarla dopo la rituale “acchianata” rimase a lungo affascinato e profondamente commosso.Oggi purtroppo “u Fistinu” è diventata una festa che di religioso ha ben poco : da qui il richiamo di questi giorni, del Cardinale Romeo ai palermitani .Forse le belle tradizioni dei triunfi che inneggiano alla storia della Santa eseguiti dagli Orbi (i musicisti del tempo che , anche se ciechi, cantavano le cantilene con chitarra e violino ) , o le varicedde in ogni angolo di Palermo con le immagini della Santuzza, o i panegirici e le messe della liturgia per la Santuzza oggi sono soppiantate o “offuscate” dai “babbaluci” con aglio e prezzemolo o a “ picchi pacchio” , da enormi teglie di “sfinciuni” , da “pani ca mievusa” , da “feddi i mulini agghiacciatu “ , da mizzalori di vino “vattiatu” bianco carta di Partitico……..per non parlare della corsa al “Juocu di Fuocu” e qui mi viene in mente quando i miei nonni con “ fede autentica “ ……verso la Santuzza , organizzavano l’acchianata per la vecchia strada che porta sul monte ed in prossimità dei primi tornanti, sui muretti …..”cunzavanu a tavula : con l’immancabile “buttighiuni” di vinu, cu tiani di caponata, cu babbaluci nelle due versioni palermitane accennate, cu “muluna di 20 kg…...che noi bambini o ragazzi eravamo costretti a portare a turno facendo attenzione ca …..”unnu fari scuppari ntierra ! “. Mia Nonna durante il tragitto faceva ampia provvista di “calia e simienza” e comprava, regolarmente, per ogni nipote le bandierine di cartone con l’immagine della Santuzza. Quanti ricordi…….: e cchi cosa iera “u juocu di fuocu”….Mio Nonno , grande intenditore, faceva fare silenzio a tutta a “strata di Montipiddirinu” dove erano assiepate le persone , mentre noi tutti seduti nei “vanchitieddi” (avevamo preso i posti sin dal pomeriggio ….cù suli ! , c’era i muoriri ! ) in silenzio ascoltavamo Lui che, ogni tanto ci diceva : “A sintiti a musica ? “ e noi : “ Nonno , ma chisti su buotti ! “ Mentre u Juocu di fuocu faceva esplodere nel cielo le sue “luminarie”….aspettavamo insofferenti a “calata ra tila “ , che non si vedeva per la distanza e che concludeva il Fistinu con l’immancabile grido di tutti i presenti ……dell’acchianata : “ VIVA SANTA RUSULIA ! “. Risparmio ai miei cari lettori……a cugghiuta ed il trasporto delle “masserizie” per il ritorno a casa….con il Filobus ! ….Tutta a Sicilia voli grazia di tia : “Viva Santa Rusulia” Rusulia Santa Vergini amurusaGigghiu addivatu fusti all’acqui puriLa discinnenza tua fu priziusaDi Carlo Magno Re ImpiraturiPi essiri a Diu la cilesti spusaDi ncelu nterra ci detti st’onuriApposta nta stu munnu fu mannataPi essiri di Palermu l’avvocataEssennu la Sicilia turmintataetc.etc.
Franco Gambino.
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