Associazione Culturale "PRO BIRGI"

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giovedì 25 ottobre 2012

Dal Quotidiano "Marsala c'è"........nella Rubrica settimanale : "...m'assettu fora a lu lustru di la luna ! "(di Franco Gambino)


Pupi, Pupari e... Pupaccene! (i Pupi a cena)

Venerdì 26 Ottobre 2012

Dopo un comizio di un “candidato” –rappresentante di un nuovo “billissimo pattitu (?)” ascoltavo ( di passaggio in quella piazza….) qualche commento di alcuni miei “Amici” presenti, infervorati dalla politica : “u viri ?….questo Signore u misinu dduocu pi ffari nummaro…..rapprisenta u Partitu “Arrusti e Mancia” nato nella Capitale e se l’ascoltate, mischinu, ha imparato una lezione a memoria e…addio a la “sorti” ….in pratica nella riunione riservata del suo partito “ci dissiru” : “….noiavotri avemu...due oppizzioni : una pubblica “ Proporre agli elettori il nostro migliore programma del mondo” e l’avutra (tra di noi ) : “mittemunni nelle mani r’à Furtuna” – che si sa, da buona divinità romana, qualche aggancio giusto, lì nei palazzi dei sette colli , ci l’avi !. In Sicilia - questo si sapi- la devozione, assume aspetti particolari. E’ giusto pensare che durante questa bella campagna “littorali”, di partecipanti alla Presidenza che s’affidano a furtuna, ci nni sunnu assai ! Nun vi ricu dei fioretti ca fanno in pubblicu : “ Si io vincio un manciu cchiù ! “ oppuru : “Si io vincio… ogni venerdì mi mettu “u Saiu di S.Antuoniu” , e ancora : “Si io vincio sono pronto a farimi crisciri a “varba di menzu latu ”….. Insomma promesse, promesse, ma u fattu è sempri chiddu : La devozione pi ghirisi assittari nella Poltrona ri Presirenti della Regione, ha superato qualsiasi tipo di programma. La “stampa”, ( televisioni, radio, giornali, pubblicità, etc.) assicurano un apporto indispensabile e fedele al rito del…. lancio pubblicitario. Il tono dei “Pupi” è sempre lo stesso – impegni, promesse, prospettive – e s’infervora quando denuncia gli errori o faraoniche iniziative degli antagonisti o di chi ha scelto di star fuori….. dal loro “coro”. Non vi dico cosa diventa nei comizi il tema “emergenza Sicilia “ : …..come un rituale si avventano sul micorofono “ittannu vuci”, “tirranusi i capiddi”, “abbanniannu” colpe di questo o di quello, indignati e disperati , ergendosi a Paladini di una “vera loro rivoluzione”, “decantandola” in tutte le tonalità ! Chi come me, passa per caso da quella Piazza non può fare altro che sorridere perché sa che il Siciliano Candidato, come “chi comizia”, tornerà poi, come al termine di ogni “tornata”, a dimenticare ciò che ha detto in quella piazza, ancora piena di infiniti….. santini . I Pupari di fede, come la sua, sanno già a priori che la loro politica non è altro che…….”Tutto cambia…. perché nulla cambi !“: Una specie di rappresentazione teatrale all’ennesima replica ! Ed in tutto ciò, come non rivolgere il pensiero a quella splendida “cultura Sicilia” dei Pupi e dei Pupari ….. che i Siciliani “riconoscono bene” perchè da secoli anima le piazze, e i fondachi (restaurati) tra gli sguardi “alluccuti” di picciriddi e nonnò !... E, a proposito di Pupi e Pupari…. i pupi non hanno fili come le marionette…Con le aste i pupari li muovono sullo sfondo di scenari colorati….Li muovono al ritmo degli scudi e delle spade…...C’è tanta disperata amarezza in queste parole…un’amarezza sicula…..pupi e i pupari… parole che possono avere significati amari….! Ma il teatro dei pupi ha un altro significato: i pupari "di l’opra r’ì pupi" hanno per i pupi il rispetto "che ogni pupo vuole portato"….Il rispetto che Ciampa, pupo, strozzato, chiede per sé. Forse invano…Questa specie di “puparo” non soffoca i pupi…..; questi pupari animano i pupi….danno voce e sentimento alle loro “sculture” coperte di armature luccicanti… così i bambini davano voce e sentimento alle “pupaccene” regalati dai….”morti”. I pupari raccontano le loro storie improvvisando e recitando….i loro cunti come si raccontava una volta, quando il narratore parlava davanti al suo pubblico che, credeva, anche lui, a quelle favole che raccontano di coloro che si battono contro un potere prepotente e incomprensibile e in qualche modo riescono,sempre a vincere…ed è questa la favola. Siciliana ! E i paladini ne sono i nobili protagonisti…..Nobili non perchè sono conti o baroni e indossano costumi colorati e luccicanti, ma perchè loro, almeno loro, non combattono per sè…I paladini combattono per i loro ideali : religione, amore, fedeltà etc.…e .non per diventare ricchi e potenti… Credo sia questo, ancora oggi, il loro successo attraverso una rivisitazione nostalgica –teatrale. .Ma sapete perché “il teatro dei pupi” ha sempre successo ? Perché in esso “i pupi-attori” non si confondono con i “personaggi contemporanei” essi, nell’onore e nel rispetto delle tradizioni , indossano i panni e le antiche armature miste ai loro antichi ideali !…. I “Pupari”, quelli veri, sono dei veri artisti….. sono autori , attori, scenografi e costumisti, tecnici delle luci, musicisti, impresari, macchinisti con un loro linguaggio , fatto di testi, anche improvvisati e di musiche antiche.… Il popolo siciliano, di questa “cultura” ne ha fatto una sorta d’insegnamento per i “picciriddi” nel giorno dei morti……perché possano cominciare a capire che siamo tutti “pupi-maschere” animati da Dio onnipotente divino, custodito nel cuore di ognuno. Con “i Pupi” possiamo aprirci un varco verso la libertà, in ogni “angolo” della nostra vita – tra arte, politica, tempo,religione, poesia etc.- E credetemi, è questa l’importanza, l’essenza educativa dei Pupi e del Teatrino di essi, nella tradizione popolare. Ed è per questo che nel giorno dei morti in ogni “raccolta di cosi chi mittinu i muorti” c’è sempre la Pupaccena : (“ I Pupi a cena “)-- statuetta di zucchero dipinta, che rappresenta una delle figure tradizionali dei Paladini. (Tradizione di origine palermitana : vengono chiamati “Pupi a cena”, per via di una leggenda che narra di un nobile caduto in miseria, che li offrì ai suoi ospiti per sopperire alla mancanza di cibo prelibato ! ). La presenza, dunque, delle figure di quel simbolo è significativa , perchè espressione di quella volontà di continuare a battersi, con e per i nostri “ideali” che ogni Siciliano porta in segreto dentro di sé…..perchè i Pupi rappresentano un’umile, ma forte segno di resistenza alla rassegnazione dei…”potenti”…….Credo che quest’anno, per la ricorrenza dei morti……(nonostante….la “disperazione” che c’è in giro) ci sarà una “enorme” richiesta di “Pupaccene” !

Pupi e Pupari
di F. Messina – Origine Siracusa

Scrusciu di lanna arreri a na scena,
è prontu u puparu a dari vita a li pupi,
si rapi la tenda e accumincia na storia,
di fimmini e cavaleri in cerca di gloria.
Furiusu l’Orlandu contro u saracinu,
pigghia curaggiu ccu la spada nte manu,
Angelica dispirata nun sapi chi fari
e cerca i capiri unni ci abbatti lu cori.
E oggi sta storia pari ancora a stissa,
di un puparu putenti ca canta la so’ missa,
a lu macellu manna…. Pupi veri,
ppi la guerra unni splenni a luna criscenti.
Ma nun c’è chiù onuri e dignità,
nta sta sfida i stu munnu senza pietà,
li Pupi senza fila su ormai cumannati,
ppi ghittari bummi e fari attintati.
E allura basta ccu sta tragedia pazza,
a ghiucari turnamu ccu l’opera n’chiazza,
Pupi finti e pupari cuntenti
e spittaturi veri ca nun s’aspettanu nenti











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